Negli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023, gli italiani hanno assistito a un aumento apparente della ricchezza totale, misurata come patrimonio netto, che è cresciuta del 14,7%, raggiungendo la cifra di 10 trilioni e 288 miliardi di euro. Tuttavia, questo incremento non si traduce in una reale prosperità poiché l'inflazione ha registrato un aumento del 18,6% nello stesso periodo. Quindi, nonostante la sensazione di maggiore ricchezza, in realtà gli italiani sono diventati più poveri. Questo fenomeno non può essere interamente attribuito alla pandemia di Covid-19, poiché già tra il 2013 e il 2019 l'aumento della ricchezza netta era stato modesto, solo dell'1,05%, rispetto a un tasso di inflazione del 2,7%. Nel periodo successivo, tra il 2019 e il 2023, sebbene i patrimoni siano aumentati del 13,5%, ciò è avvenuto a un ritmo inferiore rispetto all'aumento dei prezzi, che ha registrato un balzo del 15,5%. Tuttavia, questi dati sono una media e non riflettono la situazione di tutti. La Banca d'Italia suddivide la popolazione in decili, dal più povero al più ricco, e ciò rivela una disparità significativa nei cambiamenti della ricchezza. Il decimo decile, il 10% più ricco, ha visto un aumento della propria ricchezza del 24,9%, mentre il nono decile ha subito un incremento del 10,3%, insufficiente a compensare l'aumento dell'inflazione.
La Declinante Fortuna della Classe Media
La situazione si aggrava per gli ottavo e settimo decili, che hanno registrato una diminuzione della ricchezza anche in termini nominali, cioè al netto dell'inflazione. Tuttavia, il declino più significativo si è verificato nel sesto decile, comunemente indicato come classe media. Qui, la diminuzione del patrimonio è stata del 11,3%, corrispondente a una reale riduzione del 25,4% in 10 anni. Questa tendenza può essere attribuita alla diversa composizione del patrimonio. Mentre il 10% più ricco possiede una gamma più diversificata di asset, con l'immobiliare che rappresenta solo il 35,6% del totale, coloro che appartengono alla classe media (sesto decile) investono principalmente in proprietà immobiliari, costituendo il 78,8% della loro ricchezza. Inoltre, i più ricchi investono una percentuale maggiore del loro patrimonio in strumenti finanziari come azioni, fondi e obbligazioni, il che ha contribuito alla loro maggiore crescita patrimoniale nel corso degli anni.
L'Importanza della Diversificazione degli Investimenti
La discrepanza nell'allocazione delle risorse ha evidenziato l'importanza della diversificazione degli investimenti. Coloro che hanno destinato una parte significativa del proprio patrimonio a strumenti finanziari hanno registrato un aumento della ricchezza, mentre coloro che hanno concentrato i loro investimenti principalmente nell'immobiliare hanno visto una diminuzione della loro situazione economica. Questo è particolarmente evidente nel confronto tra il decimo decile e il sesto decile, dove una diversa strategia di investimento ha portato a risultati radicalmente differenti.
In sintesi, i dati dimostrano che la diversificazione degli investimenti è cruciale per la crescita della ricchezza individuale. Nonostante l'entità del patrimonio investito, l'allocazione strategica degli asset può determinare se un individuo diventa più ricco o più povero nel corso del tempo.
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